Diagnostica predittiva 1
La diagnostica predittiva a scopo manutentivo
Il passaggio da sistemi di manutenzione preventiva alla manutenzione predittiva permette di risparmiare sui costi manutentivi. La sostituzione di componenti al termine della "vita prevista" non garantisce una sicura diminuzione degli eventi di failure. Si presenta spesso la situazione dove, in seguito della sostituzione di componenti ancora apparentemente validi, si verifica una improvvisa failure sul componente nuovo.
Il raggiungimento di un certo numero di ore lavoro o di un numero di sollecitazioni "life time" non necessariamente sono correlati col fine vita reale del componente e si rischia di eliminare componenti ancora validi.
Il posizionamento di un nuovo componente non mette necessariamente al sicuro da nuove failure. Il nuovo componente può risultare difettoso o carente a causa dello stesso internento manutentivo di sostituzione.
Tipico esempio del fenomeno è evidente quando si effettuano termografie a carico degli impianti elettrici bassa tensione. Il numero di anomalie che si riscontrano nei componenti e nella connessioni ha una proporzionalità indiretta con la
vetustà degli impianti.
Su impianti nuovi è elevata la percentuale di componenti installati simultaneamente ed il tempo non ha ancora dato la possibilità di evidenziare anomalie di funzionamento. Negli impianti più vecchi i componenti caratterizzati da problematiche di costruzione o montaggio si saranno già parziamente evidenziate (sfiammate, surriscaldamenti incendi ecc).
Sugli impianti più vecchi è più facile identificare mediante termografia IR la presenza di ossidazioni o usura dei componenti meccanici EFFETTIVAMENTE vicini al limite "end life time".
Equivalente comportamento sarà evidente suoi componenti meccanici verificati mediante analisi vibrazionale.